mercoledì 11 aprile 2012

a proposito di me

Aiuto aiuto è difficilissimo capire da dove incominciare,però è bello sapere di avere un appuntamento tutto mio qui sul blog.
Difficile capire se le immagini che si trovano sul web si possono inserire senza incorrere in problemi..
Vedremo piano piano.
Dunque ad un certo punto mi sono trovata nella situazione di dover scegliere, verso dove continuare.

Avevo cominciato nel 1986,con la morte di mio padre.
Nel 1994 mi sono sposata.
Nel 1996 è nata la mia prima bambina,e nel 1999 la seconda.
Sono stati anni difficili,nella conduzione del negozio, sono sempre stata aiutata da signore o ragazze  che nel tempo si sono succedute al mio fianco ma non è stato facile lo stesso.Abitavamo in un quartiere di Milano abbastanza lontano da quello dove era ubicato il negozio
Non ci era stato possibile acquistare un appartamento vicino al negozio ,quando ci eravamo sposati,si trattava di una zona semicentrale le le nostre risorse erano limitate.
Avevamo scelto quindi  una   zona più periferica.
I trasbordi quotidiani  erano sovraccarichi di passeggini, contenitori di cibo elargiti dalle nonne, spesa fatta tra un cliente e l'altro,biancheria da stirare o stirata tra un cliente e l'altro, da riportare a casa la sera.
Le bambine erano rimaste a mia mamma , fin da piccolissime diciamo 15gg un mese circa, e anche mia suocera è stata di grande aiuto.Non avevo voluto rinunciare all'allattamento al seno avevo perciò sempre  il tiralatte nella borsa e in ogni momento ero ossessionata dal tirare latte per raggiungere la quantità che poteva servire per la piccola di turno, eppure le bimbe non mi sembra ne abbiano risentito moltissimo,sono cresciute serene.
Un negozio per prosperare   ha bisogno di attenzione e cure quotidiane,la vetrina sempre nuova e perfetta per attirare nuova clientela merce sempre più raffinata e particolare per contraddistinguersi dalla massa.
Quando l'avevo avuto da mio papà era una cartoleria tradizionale in un tempo in cui le cartolerie splendevano di luce propria, i tempi dei gadgets di Snoopy e di fiumi di ragazzine che ci passavano i pomeriggi.
Anche se la nostra non era proprio all' avanguardia  poichè i miei genitori erano un  po' anziani e non aggiornatissimi sulle ultime novità.
Io ho cercato di migliorare un po' le cose e di rinnovare  l'immagine del negozio portandola un po' più vicino a ciò che ero io.
Fintanto che sono rimasta da sola con mia mamma che nel frattempo era andata in pensione e nei nei primi tempi del matrimonio le cose andavano bene, i problemi  sono incominciati quando sono nate le bambine.
Da quando mi sono sposata  ed ho avuto una casa mia, mi sono avvicinata al mondo del Country , alle carte da parati stile inglese, un amore che ancora non mi abbandona, metterei carte da parati ovunque....
Questo amore si è naturalmente ripercosso anche sul negozio. E forse questi sono stati gli anni più belli,in cui ha cominciato a svilupparsi il mio estro creativo.
Per avere oggetti particolari da proporre alla mia clientela frequentavo fiere di settore e quindi spesso era necessario essere impegnate anche di domenica o nei ritagli di tempo che gli orari del negozio possono lasciare.
Su questo però mio marito non era molto d'accordo,poichè con mentalità da dipendente  sosteneva e sostiene che il tempo in più dedicato al lavoro non viene ripagato.Certo da quando abbiamo avuto le bambine questo discorso lo accettavo e lo condividevo poichè nulla mi poteva ripagare del tempo che sottraevo alle mie figlie e ciò che mi sono persa della loro crescita,anche se ho cercato di fare i salti mortali niente me lo potrà ridare.
Il negozio nel  tempo si è trasformato da cartoleria in negozio di oggettistica country, oggetti di legno, insegne di legno e appendiabiti, porta riviste ,mobiletti e poltroncine se poi questi oggetti avevano delle decorazioni di gatti avevano un pubblico assicurato.Tutti ispirati ad uno spiccatissimo stile Country.
Scegliere oggetti che sarebbero andati  in altre case, avere persone che mi facevano tanti complimenti la proposta che il negozio offriva ,vendere cose che avevo scelto con cura ed amore era come trasmettere agli altri una parte di me, come quando confezionavo un pacco da regalo speciale o scrivevo un biglietto a richiesta di qualcuno  per le circostanze più disparate.
Forse  e proprio questo ciò che mi manca di più, trasmettere qualcosa  di me a chi mi sta intorno ,e che spero di poter riconquistare ,un po' con il blog e un po' con le mie varie attività artigianali.
ho già sottratto troppo tempo al lavoro quotidiano.
vado ad incominciare,
A presto
Violetta

domenica 8 aprile 2012

Pasqua anche per me

Oggi è una giornata di festa, niente lavoretti creativi, ne approfitterò per pensare a cosa mi potrò dedicare la prossima settimana;oggi pranzo in famiglia.
Domani se il tempo tiene si potrà lavorare in giardino e magari nel pomeriggio farei una puntatina al mercatino di Morimondo.
E' vero che ieri non sono riuscita a finire il racconto di come io sia giunta fino a qui.
Dunque dove ero rimasta ? A che per vent'anni il negozio di via Rubens è stato la cosa più importante della mia vita, e che ora che non c'è più non riesco a trovare cosa possa sostituirlo nonostante siano passati ormai quattro anni.Non è che io ci pensi molto, ma quando entro in un negozio che somigli un po'al mio, o mi avvicino ad una bancarella dei mercatini,insomma quelle un po' ricercate,mi assale la malinconia.
Forse sono io che ho tempi lunghissimi,infatti anche nell'organizzazione della casa e della famiglia, quando hai avuto tanto tempo durante il quale hai dovuto rispettare degli orari e fare i salti mortali per ritagliarti il tempo per fare tutto,pur avendo cambiato modo di vivere certe abitudini non si riescono ad eliminare.
Faccio a tutti coloro che mi potranno leggere oggi o in futuro l'augurio di una giornata serena.
A presto
Violetta

sabato 7 aprile 2012

vi racconto la mia storia

Sono passati tanti giorni durante i quali ho studiato altri blog per capirne il funzionamento,anche se per dire la verità non ci ho capito molto.
Allora ho deciso che incomincio a tenere questa specie di diario quotidianamente e poi vedremo che cosa succederà, imparerò, del resto sono autodidatta nella maggior parte delle cose che faccio.
Durante questo periodo ho anche fatto tante fotografie alla mia casa e al giardino,che in questo periodo mi dà molte soddisfazioni,ma  le foto sono ancora racchiuse nella macchina fotografica che una delle mie figlie,Susanna ,ha portato in vacanza con lei.
Quindi l'inserimento di foto che incomincerebbero a rendere la cosa interessante è obbligatoriamente rimandato. 
Nel tenere questo diario quotidianamente immagino si scopra molto di sè e questa è una cosa che mi spaventa un po',ma forse è proprio quello di cui ho bisogno,di un confronto,di trasmettere ad altri ciò che mi passa per la testa che è talmente tanto che talvolta ne sono sopraffatta.
Da un anno e mezzo circa ho cambiato casa e con essa anche la mia vita è cambiata, da una zona quasi centrale di Milano sono andata a vivere in un paesino,non molto distante dalla città ma dove si vive un'esistenza differente.
Il cambiamento maggiore però era stato due anni prima,quando ho chiuso il negozio.
Il negozio ha fatto parte della mia vita dalla mia nascita,era dei miei genitori e di mio nonno prima di loro.
Io sono cresciuta lì,e alla morte di mio padre non sono stata capace di liberarmene nonostante tutti i familiari mi abbiano consigliato di proseguire gli studi universitari iniziati da poco.Avevo vent'anni.
Per i vent'anni successivi il negozio è venuto prima di tutto,figlie comprese,perchè quando si ha un'attività e si è da sole non c'è periodo di maternità e se l'attività viene trascurata fa presto a perdere colpi che poi sono difficili da recuperare.Beh per oggi ho esaurito il tempo e mi pare anche lo spazio,inizio il sabato, il resto al prossimo post.Baci  anche  se non so a chi