venerdì 19 ottobre 2012

poltroncine

Oggi vengo un po' più al sodo,perchè, bello raccontarsi... ma forse per gli altri conta di più sapere che cosa fai.
Principalmente da due anni e mezzo a questa parte mi occupo di sistemare questa casa cercando di rimanere fedele al mio stile che non saprei etichettare con precisione. Un misto  tra country e shabby chic con qualche influenza vittoriana che arriva da ciò che vendevo nel mio negozio come calendari biglietti e oggettistica varia.
L 'idea principale che inseguo è il recupero di oggetti e mobili.
Tutto può avere una nuova vita  ed essere rielaborato per soddisfare nuove esigenze, questa è un po' una filosofia pericolosa perchè con questa idea cerco di non buttare via niente, e mi ritrovo con accumuli di cose pericolosi. Però da quando abito qui e lo spazio da riempire è molto sono riuscita a riutilizzare cose impensabili accatastate nel solaio della casa precedente o stipate in qualche scatolone in cima agli armadi.
Questo è stato per me fonte di soddisfazione enorme, la conferma di un'idea coltivata per molto tempo.
Poi naturalmente c'è la ricerca nei mercatini di quella cosa che può fare la differenza.
Uno degli acquisti che mi ha resa più felice è quello di una coppia di poltrone in stile barocchetto anni '60 una folgorazione nata al primo sguardo che ha colpito insieme me e mio marito.
Certo le condizioni in cui erano hanno fatto in modo che le visite al mercatino siano state tante prima di decidere che volevamo buttarci nel restauro.O meglio buttarmi nel restauro,perché il lavoro manuale nel senso stretto della parola avrebbe dovuto essere mio.
Nella foto è quella che delle due era  messa meglio,l'altra mi faceva talmente schifo che non appena a casa ho tolto il rivestimento con il taglierino e anche l'imbottitura ,completamente.
I piedini erano ricoperti di muffa verdognola e li ho dapprima spazzolati con l'ammoniaca e poi scartavetrati a mano e nelle cesellature del legno con il brembel (piccolo trapano per hobbysti)

Quindi ho cercato un po' qua e là le tecniche per il rifacimento dell'imbottitura  e del rivestimento, in internet e  su libri vari di restauro,aiutandomi con l'esame attento di come il lavoro era realizzato da chi lo aveva eseguito prima di me 
Poi è stata la volta della ricerca del tessuto e non è stato facile nel web, e in giro per i negozi e i magazzini della città :dovevo conciliare prezzo, dato che non volevo spendere molto avendo paura di sbagliare e dover buttare tutto,tipologia di tessuto,adatto per arredamento e quindi di un pes
o consistente e simile a quello che avevo tolto e ultimo ma non ultimo stile e colore: non troppo chiaro dato che a volte il mio gatto ci sarebbe andato a dormire ma in linea con il resto dei colori che ho in giro....insomma un parto.
Il risultato ??? ve lo mostro al prossimo post 
Buona Giornata
Violetta

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